LA VIDA VENCIENDO A LA MUERTE
il manifesto
autrice | Ludmila Bazzoni |
pagine | 140 |
ISBN | 978-88-98174-02-7 |
prezzo di copertina | € 14,00 |
Nella primavera del 1977, a Buenos Aires, quattordici donne si affacciavano sulla scena pubblica proclamandosi, prima di tutto, madri di desaparecidos. Marciando sulla piazza nel cuore della città con i capelli raccolti in anonimi fazzoletti bianchi, di giovedì in giovedì quel piccolo gruppo diventava un movimento grande. Erano le Madres de Plaza de Mayo. Ludmila Bazzoni, nata e cresciuta in Argentina, mette in gioco gli strumenti raffinati delle teorie politiche, i guadagni del pensiero femminile e le testimonianze di una lingua che è anche sua, per proporre una lettura avvincente e squisitamente filosofica di quel movimento. E passando per le riflessioni di Hannah Arendt, Judith Butler, Adriana Cavarero e Olivia Guaraldo, l’autrice mostra come, portando fuori casa relazioni autentiche, saperi quotidiani e una buona dose di senso pratico, le Madres hanno trasformato la perdita, un vacío, in una vera e propria rivoluzione simbolica. Inaugurando una politica del tutto inedita.
Introduzione di Olivia Guaraldo.
«Bisogna sempre provare a pensare quello che non è ancora pensato», mettere al mondo una novità, produrre un cambiamento inatteso. Perché il proposito delle Madres de Plaza de Mayo non si risolveva semplicemente determinando una presenza scomoda per il piano dittatoriale.
Esaltare la vita mentre tutti parlavano di morte e mettere politicamente in gioco la maternità: questo sì, apriva un nuovo orizzonte simbolico in cui la perdita, il vuoto, un vacío, non veniva elaborato ma, imprevedibilmente, convertito nello spazio accogliente di un agire radicalmente trasformativo. E proprio qui, varcato il confine tra quotidianità e politica, accadeva l’imprevisto.